Golfo del Tigullio

I CONSIGLI DI PORTOFINO HOMES
GOLFO DEL TIGULLIO
Golfo del Tigullio
Portofino
Rapallo
Camogli
Zoagli
Santa Margherita Ligure

La storia dei paesi del Golfo del Tigullio ha origini molto antiche. Il nome “Golfo del Tigullio” deriva dall’antica presenza sul territorio della Tribù dei Tigulli. Cacciati gli Etruschi, i Tigulli dovettero scontrarsi prima con i Galli e successivamente con i Romani, dai quali furono definitivamente assoggettati.
La Tigullia, regione che si estendeva dalla Punta di Portofino ad Anzo di Framura (interno compreso), è citata da diversi autori di epoca romana.

Quella del Golfo del Tigullio è una cucina completa e genuina, che include prodotti tipici che difficilmente troverete altrove. Grazie alla sua posizione geografica, il Golfo del Tigullio offre una cucina variegata che comprende piatti di pesce, dati i numerosi borghi di pescatori e della tonnarella di Camogli, e ricette di terra, come il pesto e la focaccia, che vengono affiancati da specialità locali.
Uno dei migliori luoghi dove mangiare nel Golfo del Tigullio è senza dubbio Portofino. Si tratta di una zona molto conosciuta e apprezzata dai turisti, ricca di uliveti dai quali viene prodotto un olio tipicamente ligure dal gusto pieno e dal delicato profumo di oliva. La vicina Santa Margherita Ligure è invece nota per il famoso gambero rosso, pescato tramite tecnica a strascico in maniera completamente sostenibile. Rapallo ha una cucina incredibilmente variegata, grazie alla posizione particolare a metà tra mare e colline, che offre pesto, focacce e frittura di pesce. Zoagli è un grazioso borgo di mare affacciato sul Golfo del Tigullio, famoso per le sue passeggiate lungomare e per la produzione artigianale di velluti. A Zoagli si possono trovare diversi locali dove gustare piatti tipici a base di pesce.

Il battello che collega i borghi del Golfo è certamente il modo più suggestivo per visitare la costa e i suoi paesaggi unici. Partendo da Santa Margherita è possibile raggiungere anche il Parco Nazionale delle Cinque Terre.

Tra i luoghi da visitare assolutamente non può mancare il parco naturale del Monte di Portofino con i suoi sentieri e percorsi.
Imperdibili anche le spiagge, i borghi marinari, Genova con il suo centro storico, il rinomato acquario e le fortificazioni sulle colline.
Assaggiate le prelibatezze del territorio nei ristoranti tipici e gustatevi un romantico aperitivo in riva al mare.

Le origini di Portofino si perdono nella più remota antichità: c’è chi lo vuole di origine fenicia, chi di origine greca, chi solamente romana. Ma è probabile che la sua nascita risalga alla protostoria, poiché non è pensabile un luogo così riparato dai venti e dal mare senza alcun insediamento umano. E se i fattori geografici favorirono il sorgere dei primi nuclei abitati, questi stessi fattori hanno contribuito a rendere Portofino un centro turistico conosciuto in tutto il mondo.

Il sugo alla Portofino ha un origine curiosa in quanto si racconta che una sera si presentò una grande tavolata di clienti al ristorante (Puny), ma il pesto non bastava per tutti. Allora, per allungare il pesto, si provò ad aggiungere del pomodoro, nella speranza di “cavarsela in qualche modo”, come alcune volte può accadere nelle cucine.

Spicca per importanza storica e culturale l’Abazia di San Fruttuoso situata nella baia ai piedi del monte di Portofino, raggiungibile via mare o con escursione a piedi sui sentieri del Parco di Portofino. Imperdibili anche il Castello Brown e il limitrofo faro di Portofino, facilmente accessibili con una passeggiata. La chiesa di San Giorgio è incastonata sulla scogliera a picco sul mare, a pochi passi dalla famosa piazzetta, altro luogo icona del borgo e legata all immagine, famosa in tutto il mondo, per la sua atmosfera dolce vita.

A soli 10 minuti a piedi è possibile raggiungere l’incantevole baia di Paraggi dove immergersi in acque cristalline, avere tutte le comodità delle spiagge attrezzate e gustare piatti ricercati nei ristoranti più rinomati. Dalla vicina baia di Niasca, con Outdoor Portofino, è possibile partecipare ai tour in canoa alla scoperta della costa via mare.

Posta in una zona fertile e strategicamente importante che le consentiva il controllo del golfo e della strada per il valico di Ruta, Rapallo ebbe da sempre un ruolo egemone sulle vicine località costiere. Nel XVII secolo la sua giurisdizione si estendeva da Portofino a Zoagli, oltre che nell’entroterra per gran parte della media Fontanabuona. Dalla seconda metà dell’Ottocento cominciarono le fortune turistiche della cittadina.
La Rapallo “fin de siècle” è un rinomato centro turistico con eleganti alberghi che richiamano viaggiatori stranieri ed ospiti illustri. Tra i primi nello scegliere Rapallo come luogo di soggiorno, nel 1901, c’è il filosofo tedesco Nietzsche, seguito da Franz Listz, Guy de Maupassant, Eleonora Duse, Sem Benelli, l’allora presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt e lo scrittore americano Ernest Hemingway, che durante questo soggiorno nel 1923, ha scritto il racconto “Il gatto sotto la pioggia”.

I luoghi da visitare nella splendida cittadina di Rapallo sono anche facilmente raggiungibili per il turista curioso di incontrare e scoprire location dal sapore storico e viste mozzafiato. Il santuario di Montallegro, situato sulla cima dell’ omonimo monte, si può ad esempio raggiungere con un itinerario a piedi attraverso una mulattiera antica , molto suggestiva, oppure è possibile utilizzare la funivia, situata al centro del paese, per godersi una vista incantevole sul golfo. Altro punto di interesse in zona è il castello situato all’estremità orientale del Lungomare Vittorio Veneto, circondato dal mare e collegato alla terraferma da un pontile, la sua sagoma inconfondibile è uno dei simboli della città di Rapallo. Il lungomare con la sua promenade che si affaccia sul porticciolo è un altra classica passeggiata suggestiva del luogo.

Un gioiello di spiaggia si trova a poche centinaia di metri dal centro, nella frazione di San Michele di Pagana. Una baia piccola ma ben attrezzata per famiglie e vacanzieri.

La presenza della via romana (Aurelia) testimonia come la zona fosse importante collegamento con Rapallo, da Recco fino all’antica chiesa della Ruta.
È durante il XII secolo a.C che si ipotizza il trasferimento dell’insediamento abitativo dal Castellaro alla zona in cui si trova il centro cittadino localizzabile a Priaro e nei pressi dell’attuale porto.
Nel medioevo si inizia a formare la perla di Camogli, come la conosciamo ai giorni d’oggi. Il Castello viene costruito su un imponente scoglio roccioso, poco al largo della primitiva spiaggia. Questo venne collegato alla Chiesa e al primo nucleo di case attraverso una passerella sul mare. Del Castel Dragone, si hanno notizie sin dal 1130 e così anche del sistema di difesa in tutto il suo complesso. Sull’isoletta si dice fosse stata eretta un’ulteriore piccola chiesa per assistere i militari del forte.
Lasciati incantare dalla bellezza delle facciate dipinte con colori pastello dei palazzi che chiudono la passeggiata a mare. Le spiagge in ciottoli, quelli che vengono usati anche per i tradizionali risseu in bianco e nero sui sagrati delle chiese: molto bello da vedere quello della Basilica di Santa Maria Assunta a Camogli.

 

Due interpretazioni del nome fantasiose e nate dalle tradizioni tipiche del paese attribuiscono la derivazione del nome a forme dialettali quali “casa” = “ca” e “mogli” = “mugge”, cioè casa delle mogli, riferendosi al fatto che il paese fosse abitato prevalentemente dalle donne essendo i camogliesi naviganti e pescatori sempre fuori casa, oppure “casa” = “ca” e “mucchi” = “moggi”, cioè case a mucchi, addossate e ammucchiate le une alle altre come risulta apparire Camogli sia dal mare, sia dall’alto della via Aurelia.

Il Castello della Dragonara è un antico castello costruito sulle rocce a picco sul mare nel periodo delle invasioni saracene. A due passi si trova il molo da cui partono i vaporetti per splendide gite sul mare.
Tutti gli anni la seconda domenica di maggio si tiene la Sagra del pesce, con frittura nella padella dei guinness. La prima domenica d’agosto si tiene la Festa della Stella Maris: la sera, migliaia di piccoli ceri vengono accesi e lasciati galleggiare sulle onde del mare per rendere omaggio alla Madonna.
Tante sono le escursioni che si possono fare nei dintorni e nelle frazioni. Si può andar fino alla Ruta e da lì fino alla vetta di Portofino. Oppure, più tranquillamente, raggiungere San Rocco e dirigersi verso Punta Chiappa. I più temerari arrivano fino a San Fruttuoso a piedi per visitare la baia con la suggestiva abazia e immergersi alla ricerca della statua sommersa del Cristo degli Abissi.

La spiaggia del borgo è ampia e molto spaziosa. È ben attrezzata grazie agli innumerevoli stabilimenti balneari ed è particolarmente adatta alle famiglie.

Zoagli fu abitata già dal IV secolo a.C. da antiche popolazioni liguri che vivevano di pastorizia e abitavano in strutture di pietra, legno e fogliami all’interno di spazi pianeggianti posti su crinali, delimitati da mura in pietra, chiamati “castellari”.
In Zoagli si identificano ancora due siti: il Castellaro, una zona vicina alla chiesa di S. Pantaleo dove sono stati rinvenuti alcuni reperti ceramici dell’epoca, ed il monte Castello. Zoagli, in seguito alla ricostruzione postbellica, ha perso in parte il carattere di antico borgo marinaresco mantenendo però una forte identità legata al mare e alla terra, con paesaggi di rara bellezza e con il piacere di donare al visitatore un’accoglienza raffinata e riservata in un ambiente curato e arricchito da nuove opere pubbliche che ne hanno reso più fruibile il territorio.

Il 2 luglio 1557 su un’altura di Rapallo appare la Madonna ad un contadino: questo fatto segnerà l’inizio di una venerazione forte e ancora oggi fervente di tutti i fedeli abitanti nelle vicinanze. Molto sentito il culto a Zoagli e frazioni, che nel tempo affidarono la loro salute e i loro desideri alla Madonna di Montallegro, con atti di devozione e voti.
A Zoagli è sempre stato molto profondo il legame devozionale con la Madonna, tanto da superare in ogni Parrocchia la venerazione dei Santi Patroni. All’inizio dell’800 viene costruito anche un piccolo Santuario sulle pendici del Montete Anchetta dedicato a N.S. Causae Nostrae Laetitie. Nel 1986 è stata inabissata sui fondali di fronte alla Passeggiata a Mare di Levante, una Statua in bronzo denominata “Madonna del Mare”, quale protettrice della gente di mare.
Nel 1900 l’Albergo Nave, un imponente edificio di foggia liberty, inizia l’attività e ospita nobili europei e turisti soprattutto inglesi, svizzeri, francesi e tedeschi che amano la tranquillità e la riservatezza. Zoagli fu frequentata e abitata da tanti artisti quali Nietsche, Tosi, Kandinskj, Sem Benelli ed Ezra Pound.

Dal centro di Zoagli decine di mulattiere e sentieri partono e si inerpicano verso i crinali, come una grande ragnatela che raggiunge borghi e poderi formando incantevoli percorsi panoramici.
La passeggiata sul mare a Canevaro offre un incantevole percorso tra scogli e calette ai due lati della spiaggia centrale, illuminata in notturno per permettere l’accesso al mare per un lungo tratto di litorale. Di giorno la passeggiata offre una splendida ed ampia panoramica sul Golfo del Tigullio, mentre di notte illuminata con gusto scenico regala un suggestivo e riposante percorso.
Altra peculiarità del borgo è legata alla sua rinomata tradizione tessile, infatti è possibile visitare le seterie di Zoagli ancora attive nella produzione dei velluti.

La spiaggia principale è facilmente raggiungibile dalla passeggiata, in cui sono presenti sia aree libere che aree in gestione a stabilimenti balneari attrezzati per ogni genere di confort estivo. Nelle spiagge attrezzate è possibile prenotare canoe, paddle board e sport acquatici.
Altre calette sono raggiungibili sempre tramite la passeggiata, nascoste tra gli scogli.

Un tempo il quartiere di Corte faceva borgo a sé, ben distinto dal borgo di Pescino, vecchio nome con cui veniva indicata Santa Margherita. I due Comuni erano divisi dall’antico castello, che dal 1550 sotto l’incombente pericolo dei pirati saraceni, rappresentò un primo timido tentativo di unificazione delle borgate e degli animi. Ma i secoli passarono e le divisioni restarono. Toccò dunque a Napoleone Bonaparte, imperatore dei francesi e dominatore dell’Italia, il 22 Dicembre 1812, unificare con atto d’imperio la Città, intitolandola addirittura a sé stesso. Cosi l’antico borgo di Pescino, per qualche anno, sino al Congresso di Vienna, si chiamò “Port Napoleon”. Per decreto Reale, il 31 dicembre 1863 venne definitivamente ufficializzato il “Comune in Santa Margherita Ligure”.

A Santa Margherita Ligure, più precisamente nel quartiere di Ghiaia, la Primavera coincide con la Festa di San Giuseppe.
“A San Gioxeppe, se ti peu, impi a poela de frisceu…” (“A San Giuseppe, se puoi, riempi la padella di frittelle…”) sembra abbiano decretato gli abitanti dell’antica Pescino.
Nella cultura tradizionale, da sempre il fuoco segna i momenti di passaggio del ciclo dell’anno, come la fine della brutta stagione e delle fredde ed umide giornate invernali. Un fuoco di gioia, che scaccia le tenebre e l’inverno, su cui ardono due fantocci, in una sorta di “par condicio” tra i sessi, maschio e femmina, “Tunin” e “Manena”, in segno di propiziazione, quasi ad allontanare il male, per salutare l’arrivo della nuova stagione. Nel rituale di accensione del falò, si decreta una buona primavera quando ad ardere è per prima la donna.

Tra i luoghi più suggestivi a Santa Margherita troviamo Villa Durazzo, con il suo parco attiguo proprio nel cuore del borgo dove vengono organizzati eventi culturali di interesse artistico.
Imperdibile anche il porto, che fa da cornice al lungomare con una moltitudine di locali alla moda dove passare piacevoli momenti di relax tra aperitivi e buona cucina. Il centro con le sue botteghe storiche è un altro punto di interesse per lo shopping.

Vista la conformazione del lungomare, Santa margherita offre sia stabilimenti di lusso sia spiagge attrezzate e libere per tutte le esigenze estive, dalla ricerca dell’ombra fresca di un ombrellone alla possibilità di fare sport acquatici. Sono presenti numerosi centri di immersione di ottimo livello per andare alla scoperta dell’area marina del parco di Portofino.

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